Nuova circolare attuativa Inps, in attuazione del Jobs Act, che prevede un congedo retribuito di max. 3 mesi per le lavoratrici sia del settore privato che pubblico che hanno subìto violenza , escluse le addette ai servizi domestici e familiari.“Per fruire del congedo e dell’indennità occorre avere un rapporto di lavoro in corso di svolgimento, ed essere inserite nei percorsi certificati dai servizi sociali del Comune di appartenenza, dai Centri antiviolenza o dalle Case Rifugio”, spiega. Il congedo spetta per un periodo massimo di 3 mesi (90 giorni di astensione effettiva dall’attività lavorativa).
Giusto ieri la Cgil aveva lamentato l’assenza delle circolare a quasi un anno dall’entrata in vigore del decreto in questione. Nella circolare dell’Inps viene chiarito che “il congedo può essere goduto in coincidenza di giornate nelle quali è previsto lo svolgimento della prestazione lavorativa (con esclusione quindi dei giorni festivi, dei periodi di sospensione dell’attività lavorativa o dei periodi di aspettativa e dei giorni successivi alla data di cessazione del rapporto di lavoro). Può essere fruito in modalità giornaliera o oraria, secondo le modalità stabilite dai contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Per le giornate di congedo utilizzate per svolgere i percorsi di protezione è corrisposta un’indennità giornaliera pari al 100% dell’ultima retribuzione”. In caso di fruizione oraria, viene sottolineato, “l’indennità è pagata in misura pari alla metà dell’indennità giornaliera.
L’indennità è anticipata dal datore di lavoro, salvo conguaglio, secondo le modalità previste per le indennità di maternità. È corrisposta direttamente dall’Istituto alle lavoratrici per le quali è previsto il pagamento diretto delle indennità di maternità”. Inoltre viene fatto sapere che “le lavoratrici che hanno già usufruito di periodi di congedo dall’entrata in vigore della riforma (25 giugno 2015) ad oggi, presentano una domanda anche per tali periodi, in modo da consentire la verifica dei conguagli eventualmente già effettuati”.
“Soddisfazione”: così Titti Carrano, presidente della Rete Dire (Donne in Rete contro la violenza), che raccoglie 75 Centri Antiviolenza in tutta Italia, commenta la pubblicazione della circolare Inps che tutela le donne che subiscono violenza.
“La circolare Inps che rende effettiva la norma del Jobs Act che permette alle donne che subiscono violenza di astenersi dal lavoro per tre mesi o di interrompere un contratto di collaborazione – dice Carrano – era un atto dovuto e la abbiamo aspettata per otto mesi. Nonostante questo esprimo tutta la mia soddisfazione per la concretizzazione di una tutela reale per le donne che si rivolgono ai Centri Antiviolenza e che in questo modo incontreranno minori difficoltà nel ritorno a una vita libera, autonoma ed economicamente indipendente. Ci auguriamo che anche i datori di lavoro pubblici e privati offrano alle donne tutta la loro collaborazione”.
Fonte: Huffington Post – 15/04/2016