‘Besame Mucho’, il documentario di Marina Catucci, Roberto Vincitore e Elena Codeluppi analizza, oltre la vittima, chi la mano o la voce la alza fino ad arrivare a uccidere: “Quella del ‘carnefice’ è una patologia che ha contorni e che segue schemi precisi. Finché non capiremo il malessere maschile non ci potrà mai essere un reale benessere femminile”.
Ma per realizzarlo servono soldi. Dal corteggiamento alla decostruzione, dalla seduzione all’isolamento, dalla fuga fino alla violenza o all’omicidio, con il loro progetto “non vogliamo raccontare una serie di storie né creare empatia, ma analizzare un labirinto mentale. Nessuno nasce abuser, e ci sono modi per smettere di esserlo”