Progetto A.S.I.I.R: il convegno

Progetto A.S.I.I.R: il convegno

Mercoledi 19 novembre, presso la sala convegni del Centro Antiviolenza e del Centro Relazioni e Famiglie di Via Bruino 4 a Torino – in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne – si è tenuto il convegno finale del Progetto A.S.I.I.R.  – Ampliamento Strategie Implementazione Integrazione Reti contro la violenza di genere e stalking.logo stop violenzaIl Progetto – ammesso a finanziamento dal Dipartimento Pari Opportunità nel 2012 e coordinato dal Servizio Pari Opportunità della Città di Torino – ha permesso di allargare e potenziare la rete di soggetti pubblici e privati impegnati nel contrasto alla violenza contro le donne, di aprire il Centro Antiviolenza della Città di Torino e di realizzare strumenti di informazione e sensibilizzazione che sono ora a disposizione dei Servizi, delle operatrici e degli operatori contro la Violenza sulle Donne (CCPCVD).

Nell’arco di 18 mesi di sviluppo progettuale gli obiettivi prefissati sono stati rappresentati dalla prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza e implementazione della rete territoriale dei soggetti istituzionali e del privato sociale impegnate sul tema.

Il raggio d’azione del progetto è provinciale e i partner coinvolti hanno organizzato l’incontro di oggi per restituire i numerosi obiettivi raggiunti quali:

  • ampliamento della rete tra i soggetti impegnati sullo specifico problema al livello provinciale coinvolgendo nuovi soggetti
  • aggiornamento e implementazione degli strumenti informativi rivolti agli operatori e alle vittime di violenza e stalking sulle risorse dedicate a queste ultime
  • potenziamento dei servizi di accoglienza e supporto già esistenti a favore delle donne vittime ed eventuali loro figli minori (supporto psicologico,consulenza legale)
  • miglioramento degli strumenti di monitoraggio in uso del fenomeno

La prima parte del convegno, ha visto l’intervento di Ilda Curti, Assessore alle Pari Opportunità della Città di Torino, che ha sottolineato l’importanza della multiculturalità del Progetto A.S.I.I.R.: tra gli esiti del progetto, la realizzazione di una guida cartacea rivolta alle donne che hanno subìto violenza tradotta in modo ragionato, frutto di uno studio antropologico approfondito e innovativo di mediatori culturali che l’hanno adattata e scritta ad hoc, per renderla fruibile alle donne di tutte le culture e gruppi etnici. Per gli operatori del settore è stata messa a punto una guida on line delle risorse dedicate alle donne che hanno subìto violenza e agli uomini autori della stessa (www.comune.torino.it/guidaantiviolenza); si tratta di uno strumento flessibile poichè è costantemente aggiornabile e rivolta a tutti i soggetti impegnati concretamente su questo tema, tra i quali le ASL e le Forze dell’Ordine.

Gabriella Bianciardi, Servizio Pari Opportunità della Città di Torino, ha rilevato gli obiettivi e i risultati raggiunti dal progetto grazie alla specificità del metodo adottato. Si tratta di un progetto orientato a rafforzare e ampliare la rete dei soggetti che operano sul tema della violenza alle donne e a coordinare le attività da loro offerte:

  • consulenza e assistenza legale gratuita per le donne che intendono denunciare la violenza subita;
  • supporto psicologico a favore della donna;
  • percorso psicologico per la coppia molto conflittuale in cui la relazione non è degenerata nella violenza;
  • trattamento psicoterapeutico per il maltrattante;
  • gruppo maschile di confronto e riflessione per il maltrattante

Patrizio Schinco, Centro Demetra-Città della Salute e della Scienza ha riportato l’importanza della rete sanitaria in collaborazione con i servizi territoriali, per un’ottimale accoglienza degli utenti: “ il ricorso alle cure sanitarie costituisce un momento delicato della storia delle persone nel quale si uniscono bisogni espliciti e meno espliciti, le capacità e le competenze del personale, gli obblighi di Legge, le opportunità e molte altre cose ancora ”. Continua Schinco: “ l’approccio avviene anche presso i Servizi Territoriali presenti capillarmente e nei quali troviamo specifiche competenze e contatti affinché l’intervento sulla donna che ha subito violenza sia professionale e multidisciplinare”.

Patrizia Campo, del Centro Antiviolenza della Città di Torino illustra la collaborazione con i soggetti pubblici e del mondo no profit che hanno consentito il potenziamento del Centro stesso. Silvana Luciani del CCPCVD, Coordinamento Cittadino e Provinciale contro la violenza sulle donne,  evidenzia il lavoro di monitoraggio svolto sul territorio tramite l’utilizzo di una scheda di rilevazione per il monitoraggio del fenomeno di violenza di genere sul territorio. Ecco alcuni risultati dell’anno 2013/2014:

  • 230 donne hanno contattato il Centro Antiviolenza della Città di Torino anche attraverso il 1522
  • 41% delle donne hanno sporto denuncia
  • 64% delle donne sono italiane e 36%straniere
  • 55% delle donne ha figli minori
  • la maggior parte delle utenti ha un’eta compresa tra i 19 e i 77 anni

Riflessioni a riguardo:

  • aumento violenza su donne over 65 e dai 18 ai 23 anni
  • lieve aumento di uomini àautori e vittime
  • il numero nazionale 1522 è sottoutilizzato da donne e poco utilizzato dagli uomini
  • diminuire le consulenze legali per aumentare il sostegno psicologico.

La Campo illustra anche le metodologie multidisciplinari di accoglienza attivate dal Centro. Alle utenti non vengono offerte prestazioni professionali, ma consulenze professionali, ovvero affiancamenti di più operatori dai quali ricevono assistenza sociale, psicologica, legale e sanitaria. L’obiettivo è quello di aumentare le analogie delle educatrici del Centro con la figura educativa del metodo inglese Indipendent Domestic Violence Advisor, che prevede:

  • rilevazione di un’eventuale condizione di rischio e attivazione rete interna per la protezione immediata;
  • accompagnamento in tutto il percorso di affiancamento concordando con l’utente i vari obiettivi;
  • essere punto di riferimento fino al termine del percorso.

È importante evidenziare che anche le persone che maltrattano il partner dovrebbero richiedere aiuto per prendere le distanze da comportamenti molesti, spie di un disagio profondo dove non c’è spazio per l’autonomia dell’altra persona. Proprio per questo l’Associazione Il Cerchio degli Uomini con la quale il Centro Antviolenza collabora, offre a coloro che esercitano violenza, momenti di confronto e riflessione sul disagio maschile nell’ambito di gruppi di uomini e percorsi psicoterapeutici nell’ambito di progetti specifici.

È indispensabile sapere che non si è sole/i di fronte alla violenza, ma che si può chiedere aiuto e i servizi per la tutela nella Città di Torino sono molti.

Per info

Sito web www.centroantiviolenza.comune.torino.it

Email: centroantiviolenza@comune.torino.it

Numero Nazionale gratuito: 1522

Vittoria Trussoni – Associazione Volonwrite

per InformadisAbile