Violenza sessuale sulle adolescenti

Violenza sessuale sulle adolescenti

Mani a difesa del visoLe violenze sessuali sono tante, troppe. Soprattutto quelle su adolescenti e bambine. Oltre 70 le denunce trattate dalla Procura di Torino nel 2015, sporte da minorenni sotto i 14 anni: ovvero sei al mese. Hanno l’anima e il corpo graffiato dalla violenza, dalle botte, dagli insulti. E quando raccontano quello che hanno subito, lo fanno spesso dopo anni di sofferenze terribili. Giurano che hanno detto basta, che lasceranno per sempre l’uomo, il compagno o il marito, di cui sono innamorate ma che alza le mani su di loro. Ma poi appena il livido scompare, anche la denuncia puntualmente viene ritirata. Succede in un caso su tre, almeno. Ed è un dato allarmante, secondo la procura che impedisce di punire i colpevoli e di portare avanti i fascicoli. Il 30-40 per cento delle denunce finisce così, in un nulla di fatto. Sono stati 433 i casi di maltrattamento, dal primo gennaio 2015, trattati dal pool di magistrati torinesi delle fasce deboli coordinati dal procuratore aggiunto Anna Maria Loreto. Ma le indagini non arrivano tutte in un’aula di tribunale: le vittime cambiano idea, per tornare tra le braccia dell’uomo che amano, oppure, spiegano dalla procura “perchè il problema è stato risolto, magari grazie proprio all’intervento della legge”. “Quando non hanno più paura, e ritengono che quell’uomo non possa più fare loro del male, magari perchè c’è stato un provvedimento restrittivo o un ammonimento, oppure perchè la denuncia ha avuto l’effetto sperato, ecco che ritirano la querela. Dicono che “avevano esagerato”. Scorrendo i dati che raccontano il mondo delle violenze, i numeri rivelano realtà inquietanti: sono stati 178 i fascicoli aperti per stalking nell’ultimo anno. “L’introduzione di questo nuovo reato tutela con condanne più pesanti e risposte immediate dai comportamenti molesti e ossessivi reiterati – spiegava ieri il capitano dei carabinieri di Rivoli Luca Mariano al convegno “Innamorati di te” organizzato da Codere Italia sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne – Quei comportamenti cioè¨ che creano stati di ansia, con una violenza fisica e spesso psicologica. Le vittime non riescono più a condurre la propria vita temendo sempre che ci sia l’aguzzino dietro l’angolo”. Per raccogliere queste storie, o quelle di abuso, in ogni compagnia dei carabinieri c’è ¨una stanza per te ” dedicata proprio all’ascolto delle vittime e delle loro storie, limitando il loro disagio a trattare argomenti così delicati». «Spesso spiega ancora Mariano – dietro ai femminicidi ci sono precedenti percorsi di stalking e maltrattamenti”. “Sono state 8 nel 2014 a Torino le donne uccise dalla violenza del loro compagno, e 9 nel 2013. Oltre 30 negli ultimi cinque anni”, spiegano ancora al convegno. Poi ci sono le violenze sessuali. Tante, troppe. Soprattutto quelle su adolescenti e bambine. Oltre 70 le denunce trattate dalla procura nel 2015, sporte da minorenni sotto i 14 anni: ovvero sei al mese. Mentre quelle da donne maggiorenni sono state 126. “Le istituzioni e i servizi territoriali come tribunali, ospedali, centri antiviolenza, devono collaborare con un linguaggio comune per rispondere alle richieste delle vittime e creare servizi idonei”, ha commentato ieri Barbara Cimini, referente del Centro Demetra delle Molinette.

Fonte: la Repubblica.it – Cronaca – 28/01/2016