“Non chiamare amore chi ti fa soffrire. Fai tu i primi passi, a te stessa non mentire”. È la frase scritta sulla panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, inaugurata martedì 19 luglio davanti alla Casa circondariale di Torino, in via Maria Adelaide Aglietta 35, al capolinea del bus 29.
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri: l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Torino Marco Giusta; la Garante dei detenuti del Comune di Torino Monica Cristina Gallo; il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano; il direttore del carcere di Torino Domenico Minervini; la vice comandante e alcuni agenti del reparto della Polizia Penitenziaria di Torino.
Presenti all’inaugurazione anche il writer torinese Karim Cherif, autore dell’opera, e le ragazze e i ragazzi che hanno scelto la frase da dipingere, frutto di un lavoro portato avanti negli scorsi mesi nell’ambito di “Piazza Ragazzabile”, progetto dell’associazione Jonathan, realizzato con Cooperativa San Donato, Circoscrizioni 4 e 5 e Leroy Merlin di Collegno (che ha messo a disposizione i materiali per dipingere la panchina e ha donato al carcere altre vernici per le attività dei detenuti).
L’intervento è stato realizzato con il contributo dell’associazione Zonta Club Torino, rappresentata oggi dall’avvocato Nadia Garis: solo facendo lavorare insieme uomini e donne si può sconfiggere la violenza sulle donne, fenomeno che pervade tutti gli strati della società.
I simboli, come questa panchina, possono aiutare le donne ad alzare la testa e gli uomini a non sentirsi esclusi. Oltre alla panchina rossa, sono state ridipinte anche le altre tre panchine e la fontana presenti nel giardino.
Fonte: torinoggi.it