Violenza sulle donne, un’emergenza che non si misura con i numeri

Gli stupri sono in aumento, gli stupri sono in diminuzione. Chi dice una cosa, chi ne dice un’altra. E’ l’interrogativo che tutti si pongono in questi giorni. Ebbene, nessuno, dico nessuno, può rispondere a questa domanda, i dati disponibili non ce lo permettono. Vediamo perché. Parto da un esempio. Consideriamo i furti di auto. Analizzare le denunce o i dati che contengono il sommerso porta agli stessi risultati, perché tutti noi denunciamo il furto di auto, se non altro per l’assicurazione.  

Per gli stupri la situazione è diversa perché la stragrande maggioranza delle donne non denuncia. Quindi, se aumentano le denunce non è detto che stiano aumentando gli stupri, potrebbe essere che più donne abbiano deciso di denunciare. Se diminuiscono le denunce non è detto che stiano diminuendo gli stupri, potrebbe essere che è aumentata la sfiducia nelle forze dell’ordine. Le denunce in questo caso rappresentano le denunce e basta. Possono dare molte informazioni importanti, quante sono state ritirate, per quante si è arrivati alla condanna dell’autore. Ma non possono essere utilizzate per dire che c’è emergenza, o non c’è emergenza, o che il 40% degli stupratori è straniero. La porzione di stupri denunciati è troppo piccola per essere rappresentativa di tutti gli stupri. Per di più le denunce non sono relative solo a stupri ma al complesso della violenza sessuale. Ma allora come si fa a capire se gli stupri sono aumentati o no? Il confronto va fatto utilizzando le rilevazioni dell’Istat che stimano anche il sommerso, chiedendo direttamente alle donne se hanno subito i diversi tipi di violenza e se li hanno denunciati. Queste rilevazioni sono state condotte nel 2006 e nel 2014. Da quei dati è emerso che gli stupri erano «inchiodati», non diminuivano né aumentavano. 

L’Istat però non rileva tutti gli anni queste informazioni perché troppo costose. Dovremo aspettare il 2019 per poter sapere che cosa è successo dell’andamento degli stupri rispetto al 2014. Nel frattempo non ci sono dati per sostenere una tesi o un’altra. Cerchiamo di non piegare i dati alle nostre tesi. I numeri parlano chiaro, 1 milione 150 mila donne hanno subito stupri o tentati stupri nel corso della vita, quasi 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica o sessuale, il 36% delle donne che hanno subito violenza da partner ha avuto paura per la sua vita. Non bastano per sottolineare quanto è grave la situazione? Si, e non da oggi. 

Fonte: lastampa.it

  • Aggiornato il 4 Ottobre 2017