Con l’inizio di aprile il congedo pagato per le donne vittime di violenza erogato dall’Inps sarà richiedibile solo per via telematica. Scade infatti il primo di aprile il periodo transitorio che l’Istituto per la previdenza ha avviato con la pubblicazione della terza circolare di quest’anno, il 25 gennaio scorso, nell’ambito del processo di digitalizzazione generale dei servizi dell’Inps.
Il congedo è stato introdotto nell’estate del 2015: prevedeva in origine che le lavoratrici dipendenti (del pubblico e privato) e le collaboratrici, inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, potessero prendere un congedo dal lavoro di massimi 90 giorni nell’arco di tre anni. Nelle Manovre dei due anni successivi, la prerogativa è stata estesa anche alle lavoratrici autonome e a quelle del settore domestico. In definitiva, il congedo interessa lavoratrici dipendenti a tempo determinato e indeterminato del settore pubblico e privato, lavoratrici autonome, operaie agricole, lavoratrici stagionali, lavoratrici autonome dello spettacolo e lavoratrici domestiche.
Perché si possa accedere all’indennizzo occorre che il percorso sia certificato dai servizi sociali del proprio comune, dai centri antiviolenza o dalle Case Rifugio. Il monte-congedo di 90 giorni si può anche spezzare in modalità giornaliera o oraria. L’Inps garantisce che, per svolgere i percorsi di protezione, sia pagata una indennità giornaliera pari al 100 per cento dell’ultimo stipendio, prendendo a riferimento le voci fisse e continuative della retribuzione media giornaliera.
Con la nuova modalità di presentazione delle domande, i canali aperti sono:
- WEB – tramite il servizio on-line dedicato, che si trova con questo percorso: “Tutti i servizi” > “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito” > “Indennità a titolo di congedo per lavoratrici vittime di violenza di genere”. Tale servizio è accessibile direttamente dal cittadino munito di PIN dispositivo, SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2 o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
- Contact Center Multicanale – al numero 803.164 (riservato all’utenza che chiama da telefono fisso) o al numero 06164164 (abilitato a ricevere esclusivamente chiamate da telefoni cellulari con tariffazione a carico dell’utente);
- Per chi non ha il PIN, attraverso i servizi telematici offerti dai Patronati.
Fonte: repubblica.it