Reddito di Libertà per donne vittime di violenza

Reddito di Libertà per donne vittime di violenza

Il DPCM del 17 dicembre 2020 istituisce il Reddito di Libertà, un fondo destinato alle donne seguite dai Centri Antiviolenza e dai Servizi Sociali.

Il contributo viene erogato alle donne vittime di violenza in condizioni di particolare vulnerabilità e/o povertà con o senza figli minori e prevede un importo che può raggiungere i 400,00 euro mensili per il tempo massimo di un anno.

Il fine è quello di contribuire al raggiungimento dell’autonomia personale, economica e abitativa nonché sostenere il percorso scolastico e formativo dei figli/delle figlie minori.

E’ compatibile con altri strumenti di sostegno come il Reddito di Cittadinanza o sussidi economici di altra natura (es. REM, NASPI, cassa integrazione, ANF, ecc.).

Per la regione Piemonte sono stati stanziati 198.537,00 euro; al raggiungimento di tale limite non sarà consentito l’accoglimento di nuove domande. Al 31 dicembre 2021, tutte le domande presentate e non accolte nel corso dell’anno per insufficienza di budget saranno definitivamente scartate.

Requisiti necessari

Possono beneficiare di questo contributo le donne in possesso di:

  • cittadinanza italiana oppure di uno Stato dell’Unione Europea, oppure essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE;
  • residenza in Italia;
  • dichiarazione firmata dal rappresentante legale del Centro Antiviolenza che segue la situazione;
  • dichiarazione firmata dal responsabile del Servizio Sociale di riferimento attestante lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.

Come presentare la domanda

La domanda dovrà essere presentata da parte delle donne interessate all’INPS, tramite il Comune di residenza, direttamente oppure indirettamente tramite un legale o un delegato, utilizzando il modello preposto.

 

La circolare INPS